Non solo l’epica e la poesia, ma anche la letteratura filosofica, in età ellenistica, è fonte di inni e preghiere alle divinità del pantheon. Prima tra tutte il sommo Zeus, padre universale, signore dell’Olimpo, signore del fuoco, cui è rivolta questa appassionata supplica di Cleante di Asso, vissuto circa fra il 331 e il 233/2 aev, successore di Zenone nella direzione della scuola stoica di Atene: unica, tra le molte opere composte dai filosofi della Stoa poikile (il “Portico”) di cui non restano che testimonianze indirette o pochi frammenti, a essere giunta fino a noi in forma integrale (qui proposto con testo greco e traduzione). Cleante e il divino A differenza di Zenone di Cizio (333-262 aev), che lo scelse come suo successore, Cleante era dotato di una particolare attitudine alla sensibilità artistica e alla forma poetica, che egli con grande originalità e fantasia ha coniugato con la norma etica dando corpo a una filosofia dal forte accento religioso . Cleante visse a lungo...