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L’incantatrice. Un legamento d’amore

Considerato l’iniziatore della poesia bucolica, esponente del “polimorfismo ellenistico”, di Teocrito (Siracusa, 310/300 aev-260?) rimangono una trentina di carmi, componimenti diversi per tema e struttura raccolti sotto il nome generico di “idilli”, di cui tre “mimi”, dove cioè sono rappresentate, a imitazione della realtà, figure di gente comune nel concreto delle situazioni quotidiane e dei sentimenti che le animano. A caratterizzare la poetica di Teocrito è l’intensità psicologica dei personaggi, tracciata con tono realistico cui si si associa una intensa componente immaginaria ed emotiva. L’incantatrice è la protagonista dell’ Idillio II, di cui proponiamo il testo completo e la traduzione, descritta nell’atto di compiere un incantesimo d’amore . Franz Von Stuck, Tilla Durieux as Circe , 1913 ca. (via Wiki Commons ) La seduzione e l’abbandono / Dee, donne, streghe / Gli strumenti della magia / Le azioni della magia / Idillio II La seduzione e l’abbandono I perso

Arbores in deorum tutela. Gli alberi sacri agli dei

Dallo Yggdrasil della mitologia germanica all’albero della vita e della giovinezza in Mesopotamia, Iran, India, fino all’albero dell’immortalità e della sapienza nell’Antico Testamento, il susseguirsi di “morti” e “rinascite” degli alberi, secondo il loro ciclo stagionale, ha suggerito nelle diverse culture umane l’idea di rigenerazione, di eterna giovinezza, di salvezza, sapienza e immortalità. L’immagine dell’albero rappresenta la vita stessa, reale e sacra per eccellenza; il suo essere vivo e respirare è analogo al ritmico rinnovamento dell’universo, la sua capacità di rigenerarsi all’infinito, percepito come un attributo divino, ne fa un simbolo stesso del cosmo.  John William Godward,  Ancient Pastimes (particolare), 1916, via  Artnet Gli alberi sacri agli dei / Dica la gente ciò che le pare (una favola di Fedro) / Fillide, regina inquieta (un’egloga di Virgilio) Gli alberi sacri agli dei I vegetali, prodotti dalla terra e che da essa vengono fuori («terra edita et inde eruta

Gli Hieroglyphica di Orapollo, ovvero l’interpretazione delle oscurità

Cosa significa una stella? Come si esprime l’idea della morte, della vita, del potere, dei rapporti umani, dell’eternità? A queste e a molte altre curiosità sulla scrittura geroglifica risponde il trattato di Orapollo Niloo (cioè l’egiziano), opera sull’interpretazione dei geroglifici del V-VI secolo pervenutaci integra in traduzione greca, l’unica trattazione sistematica sui geroglifici egiziani che sia stata tramandata dall’antichità. Handbook of Archaeology ( Internet Archive ) Scrittura enigmatica e occulte dottrine / Gli ultimi circoli pagani del V secolo / Le proprietà meravigliose degli animali / Il mito della fenice / Rappresentare gli dei / Una voce che viene da lontano Scrittura enigmatica e occulte dottrine L ’ opera, il cui titolo generale è  L’interpretazione dei  (?)  segni  (geroglifici) , l’interpretazione delle difficoltà, il penetrare ciò che è nascosto, l’interpretazione delle oscurità  […]  ossia il loro venire in protezione  (?).  L’interpretazione di quant

La magia in una coppa. Incantesimi per la buona e la cattiva sorte

Poco meno di duecento coppe, ciotole di argilla di fattura per lo più grossolana databili non più tardi al VII sec ev, decorate al loro interno con delle iscrizioni in aramaico giudaico-babilonese di cui ne è stata decifrata circa la metà. Si tratta di una collezione unica, una testimonianza preziosa e rara che documenta un vasto repertorio di formule magiche , esorcistiche e protettive per difendersi dalla minaccia delle oscure forze demoniache. Scritte con inchiostro permanente e seppellite, come d’uso, subito dopo la consegna ai clienti che le avevano commissionate, venivano usate come strumento per affrontare ogni tipo di problema quotidiano, dalle malattie alla cattiva sorte. Coppa magica da Nippur, IV-V sec., via  Wiki commons La magia sepolta Scoperte in area babilonese, insieme a figurine in terracotta, vetro e altri frammenti, le coppe magiche  appartenevano ai discendenti del popolo giudaico condotto in esilio sotto Nabocodonosor e riflettono in maniera immediata le credenze

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