Talete, considerato il fondatore della filosofia greca e il più antico cosmografo greco , fu, secondo una tradizione che Platone ha reso celebre, primo dei Sette sapienti ( Protagora , 343a), inauguratore delle scienze, «che alla metà del VII secolo sorge come il primo raggio all’orizzonte ed annunzia una grande e luminosa giornata». Morì in età avanzata nel 548 ca aev. Talete era molto noto nell’antichità. Possedeva delle approfondite doti nautiche anche in virtù della sua attività di mercante, grazie alla quale non si esclude che abbia avuto conoscenza diretta dell’Egitto; d’altronde, gli scambi commerciali e i rapporti con le colonie ionie erano assidui e frequenti, e hanno permesso che si diffondessero molte notizie sulla lontana terra dei faraoni. Si sapeva, ad esempio, che i sacerdoti egizi avessero «in dispregio» la terra ellenica perché non irrigata dai fiumi e prima o poi avrebbe corso il rischio di inaridirsi, «dovendo aspettarsi dalle piogge, o dal beneplacito di Giove, la
Miscellanea di storia delle religioni, politeismi, magia