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Visualizzazione dei post da marzo, 2019

In liquido aere. Cosmogonia di Talete

Talete, considerato il fondatore della filosofia greca e il più antico cosmografo greco , fu, secondo una tradizione che Platone ha reso celebre, primo dei Sette sapienti ( Protagora , 343a), inauguratore delle scienze, «che alla metà del VII secolo sorge come il primo raggio all’orizzonte ed annunzia una grande e luminosa giornata». Morì in età avanzata nel 548 ca aev. Talete era molto noto nell’antichità. Possedeva delle approfondite doti nautiche anche in virtù della sua attività di mercante, grazie alla quale non si esclude che abbia avuto conoscenza diretta dell’Egitto; d’altronde, gli scambi commerciali e i rapporti con le colonie ionie erano assidui e frequenti, e hanno permesso che si diffondessero molte notizie sulla lontana terra dei faraoni. Si sapeva, ad esempio, che i sacerdoti egizi  avessero «in dispregio» la terra ellenica perché non irrigata dai fiumi e prima o poi avrebbe corso il rischio di inaridirsi, «dovendo aspettarsi dalle piogge, o dal beneplacito di Giove, la

Bella come un fascio di luna. Versi dall’adorazione di Inanna

Quattro millenni e mezzo fa, a Sumer, l’ educazione di uno scriba consisteva in un lungo e laborioso praticantato nel corso del quale il tirocinante si esercitava a copiare e riprodurre le tavolette che spesso costituivano la collezione privata della sua famiglia - alcune ne possedevano di molto ampie, tra opere letterarie e trattati scientifici, oltre a quelle che arricchivano le grandi biblioteche dei templi e dei palazzi reali - per dimostrare l’acquisita padronanza della complessa arte a cui dedicava tutta la sua vita.  Inanna’s body hanging from a hook, dell’illustratrice inglese Eleanor Allitt, via  Zipang.org Il lavoro iniziava con la preparazione del materiale: l’argilla veniva raccolta e conservata in una grande vasca. Poi, quando occorreva una tavoletta, lo scriba ne stendeva una sottile lastra, ancora umida, piegandola poi in tre, a destra, a sinistra e al centro.  Successivamente levigava i bordi in modo che le pieghe non fossero più visibili e quindi la incideva con un

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