In Grecia, le statue erano considerate gli equivalenti magici del soggetto che rappresentavano, una sorta di contenitore materiale delle loro anime e personalità, e di conseguenza erano ritenute dotate di una vita propria del tutto simile per caratteristiche a quella umana: potevano parlare ed esprimere sentimenti, muoversi, ascoltare, determinare eventi e fare l’amore. Dedalo il primo architetto Discendente dell’antico re attico Cecrope, esiliato da Atene per aver ucciso il nipote Talo rifugiatosi a Creta, dove costruì per Minosse il mitico Labirinto , Dedalo fu il più noto architetto dell’antichità, un artigiano abile a tal punto da riuscire a creare grazie a sofisticati artifici meccanici statue che si muovevano e parlavano (Platone, Menone , 97d): queste statue, se non sono legate, prendono la fuga e se la svignano, se invece sono legate, restano ferme. Secondo Diodoro ( lib . 4, 76), Dedalo realizzò statue vive nelle quali la rigidità de...