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Visualizzazione dei post da 2020

Spargete coppe in onore di Giove

Troia è destinata a cadere perché Roma nasca. A guidare le sorti del popolo venuto dal mare è Enea, l’“eroe civilizzatore” ispirato dai Fati e prescelto per profezia divina, che si scontra con le popolazioni locali, sposa la figlia del re Latino e fonda una nuova città, dando così origine al corso della storia. Al pantheon di questa nuova civiltà partecipano gli dei dell’Olimpo i quali, esuli anch’essi, trovano rifugio a Roma, e divinità autoctone come il Tevere, le ninfe del bosco di Nemi, Fauno e Pico. Per i Romani il concetto di origine non si perde nel mito, ma è ricondotto ad avvenimenti precisi nel tempo storico, anche se molto antichi. Il principio di questa storia risale alle vicende della guerra di Troia, quando, in un periodo di massicce migrazioni, alcuni popoli si spinsero per mare da est, talvolta identificati con gli Arcadi, gli Achei, i Pelasgi, i Troiani, i Lidi, i Cretesi, la provenienza è pressoché indifferente, ma a tutte queste popolazioni Roma riconosceva...

I misteri di Artemide, figlia di Demetra

Sembrano, apparentemente, non avere nulla in comune: Artemide , la vergine cacciatrice sorella del “solare” Apollo, dea della caccia e degli animali selvatici, e Persefone , sposa di Ade e regina degli Inferi. Eppure le due figure divine sono molto vicine, se non addirittura identificate, secondo una antica tradizione che ha origine in Egitto e poi diffusa in Grecia, riportata da Erodoto e Pausania. A divulgare questa informazione coperta dal segreto iniziatico sarebbe stato Eschilo, in una delle sue tragedie, in un passo per noi perduto ma che gli costò un’accusa di empietà di fronte al tribunale supremo di Atene.  Nella città di Buto, in Egitto, situata sul delta del Nilo a circa 95 km a sud-est di Alessandria, lungo la sponda meridionale di un lago ampio e profondo, vi era un complesso di templi; tra questi, un grande santuario dedicato ad Apollo sorgeva su un’isola galleggiante sulle acque del lago, chiamata Khemmis.  Secondo quanto riporta Erodoto  ( Storie , 2....

Una scena di necromanzia nella Pharsalia di Lucano

Nella  Pharsalia , o  Bellum civile , di Marco Anneo Lucano, sono narrate le vicende legate alle lotte tra Cesare e Pompeo, dall’espisodio del Rubicone fino allo scontro, avvenuto in Tessaglia, a Farsàlo appunto, che segnerà la vittoria di Cesare. Alla vigilia, Sesto Pompeo, figlio di Pompeo Magno, consulta la maga tessala Eritto per conoscere in anticipo l’esito della battaglia e assistiamo così a una scena di necromanzia: gli incantesimi della maga ridanno breve vita al cadavere di un soldato ucciso che predice l’infausto destino dell’armata pompeiana, ultimo baluardo a difesa della repubblica.   Evocazione dei morti e destino di Roma Nato a Cordoba nel 39, Lucano era un giovane ed estroso letterato alla corte di Nerone, salvo poi, forse nel 62, trasformarsi in oppositore del regime neroniano, con il progressivo manifestarsi delle tendenze assolutistiche dell’imperatore.  Influenzato, come lo zio e mentore Seneca, dalle dottrine stoiche, è verosimile che Luca...

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