Ha trascorso la vita al servizio delle divinità che garantiscono la fecondità dei campi e degli uomini , per concludere felicemente i propri giorni tra le braccia dei suoi figli. La persona loquens di questo epigramma funerario di Callimaco è una sacerdotessa di cui non conosciamo il nome, votata ai culti misterici di Demetra, Cibele e i Cabiri, con incursioni nei riti orgiastici di Dioniso. Parliamo di: Grande madre , musica , danza , estasi Epigrammi funerari d’autore Gli epigrammi funerari, o epitimbi, erano destinati a essere incisi sulle lapidi dei sepolcri allo scopo di informare sulla vita del trapassato attraverso brevi fatti biografici — professioni, censo, relazioni, doti, esperienze. Ma avevano anche una funzione letteraria, e dal III secolo iniziano a essere firmati dagli autori più illustri. Le tombe spesso si trovavano fuori dall’abitato, lungo vie extraurbane. Quando capitava che un visitatore, un passante, si soffermasse presso una tomba e legges...