Grazia sinuosa e colori brillanti, emblema di longevità, eternità e conoscenza – «il più sapiente del creato» ( Genesi 3,1) –, abile e persuasivo, prismatico, ipnotico. Il serpente per eccellenza incarna l’idea, ambigua, inafferrabile, della metamorfosi. Per la molteplicità dei suoi attributi e delle sue forme, ha svolto nelle varie tradizioni i ruoli più diversi. In virtù della sua sapienza, ha insegnato le arti e le tecniche utili all’umanità, nell’Eden è il tentatore astuto e mellifluo, accanto ad Asclepio e Hygeia è simbolo della benefica ed efficace azione guaritrice del dio, e ancora, identificato nella sua “legittima progenie” (draghi e dragoni), eternamente maledetto come personificazione del male. Simbolo, per i bramini, del tempo infinito che abbraccia l’universo, nella mitologia norrena lo vediamo giacere quieto presso le radici dell’albero cosmico Yggdrasill . La natura più divina Tenuto in altissima considerazione in Caldea, a Babilonia, in Fenicia e in Egitto , è ...