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L’Asklepieion di Corinto

Alla luce della documentazione raccolta, il quadro della diffusione del culto di Asclepio nel Peloponneso è piuttosto sfumato e complesso. Gli Asklepieia popolano in numero straordinario non solo il mondo periferico (Pergamo), ma anche le terre barbariche ellenizzate a partire dalla stessa Roma, che possono senz’altro considerarsi emanazioni della prestigiosa fondazione epidauria. Qui il nesso mitico tra Asclepio e Apollo viene costantemente ribadito, sia nell’architettura dei santuari sia sul piano cultuale. La funzione che Apollo svolge per l’ingresso del dio medico nelle varie città è confermata sia dalla documentazione letteraria che dall’archeologia: uno dei casi più significativi è quello di Corinto, sede di un santaurio del dio tra i più rilevanti della regione. A Corinto, sotto il tempio di Asclepio, già nel V secolo aev esisteva un santuario arcaico ad Apollo che spiega come Asclepio abbia potuto sostituirsi senza trauma al padre (leggi anche Asclepio, il momento ateniese).

Ex voto dal deposito del santuario

La sorgente Lerna

Il luogo di culto, dalla singolare tipologia, è costituito da un recinto contenente un tetrastylum, una sorta di baldacchino per l’àgalma (statua), con il relativo altare. 

Il luogo doveva avere un’antica vocazione alla sanatio: i dati archeologici sottolineano lo stretto rapporto tra il santuario con la fonte Lerna, possibile indizio di un carattere terapeutico del sito. 

Del resto il nesso tra Asklepieia e sorgenti, pur non essendo un requisito fondante nella scelta dell’edificazione dei templi né avendo Asclepio alcun rapporto diretto con l’acqua sorgiva, trova riscontro anche in altri santuari del Peloponneso (Epidauro, Trezene, in Laconia).

(M. Torelli, Fenomenologia del culto di Asclepio. I casi di Epidauro, Trezene ed Atene, in E. De Miro, G. Sfameni Gasparro, V. Calì, a cura di, Il culto di Asclepio nell’area mediterranea, Gangemi, pp. 49-51).


Terracotta votiva

L’Asklepieion di Corinto è dunque solo uno dei tanti santuari peloponnesiaci dedicati al divino medico, e la sua memoria non è stata affidata a illustri fonti letterarie ed epigrafiche come ad Atene; eppure questo tempio eccelle nella documentazione pervenutaci per lo straordinario e ineguagliato ritrovamento di reperti archeologici, riproduzioni dettagliate e stilisticamente rilevanti per lo più in terracotta di parti anatomiche a grandezza naturale offerte ex voto ad Asclepio in segno di riconoscenza e devozione - braccia, gambe, organi, teste, occhi e orecchie, torsi, seni femminili e genitali maschili

Cfr. Cure and cult in ancient Corynth. A guide to the Asklepieion, American School of Classical Studies in Athens, Princeton 1977, via indiana.edu. Tutte le immagini sono tratte dal ricco archivio della Ascsa Digital Collection. Su Asclepio a Roma cfr. su questo blog L’Esculapio romano, questioni generali.

Piantina dell’Asklepieion di Corinto disegnata da J. Travlos, 1947.

Testa in terracotta, probabilmente Asclepio

Statua votiva femminile

Mano in terracotta, ex voto, profilo

Figurine in terracotta

Figurine in terracotta

in [ religione_greca ]

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