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Visualizzazione dei post da agosto, 2016

Storia di Setne, principe e mago

L’immaginario egizio sull’aldilà resta pressoché immutato dal Nuovo Regno fino all’età ellenistica, quando il paese fu annesso all’impero di Alessandro. A partire da questi profondi mutamenti, all’impianto religioso egizio si aggiungono simboli e raffigurazioni della tradizione funeraria greco-romana, che però non ne modificano le strutture originarie. Ad esempio, continuano a essere deposti nelle tombe accanto ai defunti il Libro dei Morti e gli altri testi funerari che raccontano di un paese sotterraneo, attraversato da strade e canali, interrotto da porte che il morto deve attraversare e popolato da terrificanti spiriti guardiani che possono essere placati solo se si conoscono le giuste formule. L’aldilà tra luci e ombre Il mondo dei morti è un campo di giunchi dove si vive in pace accanto a Osiride e agli dei suoi consiglieri. Al tempo stesso, però, l’aldilà è un luogo oscuro e pericoloso dove, a figure protettrici e rassicuranti, come Horus  che calpesta una tartaruga...

L’Inferno secondo Voltaire

Enfer, infernum ovvero luogo sotterraneo : i popoli che seppellivano i morti li mettevano in luoghi sotterranei, e la loro anima ci stava dunque anche lei. Tale fu la prima fisica e metafisica degli Egiziani e dei Greci (Voltaire, Dizionario filosofico ). Autoritratto all’inferno , Edward Munch, via Wiki commons I greci fecero di queste cantine un vasto regno, che assegnarono liberamente a Plutone ( Ade ) e sua moglie Proserpina ( Persefone ). Assegnarono loro anche tre consiglieri di Stato e tre donne di servizio chiamate Furie , tre Parche, per filare dipanare e troncare i fili delle vite degli uomini; dei tre consiglieri, Minosse, Eaco e Radamanto l’uno giudicava la Grecia, l’altro l’Asia Minore e il terzo l’Europa. E siccome ogni eroe aveva il suo cane per guardargli la casa, si diede a Plutone un cagnaccio con tre teste, perché nel suo regno tutto andava per tre. I poeti che avevano inventato questi inferni furono i primi a farsene gioco. Virgilio ora ne parla con serietà...

Sudafrica, neopaganesimo postapartheid

D all’8 all’11 luglio 2016 si è tenuto l’incontro annuale del Sapra — the South Africa Pagan Rights Alliance , un’associazione fondata nel 2004 con il proposito di promuovere e garantire la libertà d’espressione religiosa in Sudafrica , come sancito dalla Carta dei diritti (Capitolo 2 della Costituzione della Repubblica ), fornendo supporto anche economico e sostegno legale per le vittime dei sempre più frequenti episodi di discriminazione,in particolare verso i neopagani o wiccan accusati di ‘stregoneria’. Lo riporta il quotidiano online Times Live . Jim Chuchu è un artista multidisciplinare di Nairobi, La sua serie fotografica “Pagans” racconta e ricostruisce la religiosità africana pre-coloniale. Via Vimeo e Mariane Ibrahim Gallery Caccia alle streghe “I Wiccan hanno ancora il timore di esprimere la loro identità religiosa nel luogo di lavoro o in ambito familiare per paura di discriminazione e ritorsioni”, mentre le accuse di stregoneria e le vittime di crimini a sfondo re...

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