Mormo, Gello, Carco, Empusa. Sono figure terrificanti appartenenti al genere delle Lamie, spesso evocate assieme ad altre entità femminili oscure quali Gorgo, Acco, Alfitò e Mormolice, protagoniste dei racconti con cui le nutrici erano solite spaventare i bambini. Ma prima di entrare nella tradizione fiabesca greca, e assumere contorni sempre più mostruosi e ripugnanti, la loro origine va ricercata lontano nel tempo, nel mito delle donne serpente e nella demonologia semitica. Discendenza divina Lamia era, almeno in origine, un nome proprio. Di lei si dice fosse figlia di Poseidone ( θυγατέρα τῆς Ποσειδῶνος ), la prima donna a cantare gli oracoli . E che la prima Sibilla giunta a Delfi dall’Elicona, dove era stata allevata dalle Muse, fosse sua figlia (Plutarco, De Pythiae oraculis , 9). Nelle favole e nelle leggende, la figura di Lamia si confonde con altre entità femminili oscure cui spesso si ricorreva per spaventare i bambini: Acco , Alfitò , Gorgo , o G...