Dal santuario della Vignaccia, presso Caere, provengono circa 800 oggetti in terracotta, ma si stima che il ritrovamento originario dovesse contarne almeno 6.000. I ritrovamenti sono databili al IV secolo a.C., ma il sito era attivo sin dalla seconda metà del VII secolo, frequentato da fedeli che andavano a recare offerte e suppliche alle divinità. L’intero contenuto del deposito, o quel che ne rimaneva, fu acquistato nel 1902 dalla magnate statunitense Phoebe A. Hearst per il Museum of Anthropology dell’Università di Berkeley in California. Di questi oggetti fanno parte ex voto raffiguranti parti anatomiche e alcune statuette votive che ritraggono figure maschili, apparentemente guerrieri, e tre divinità femminili. Il “campo religioso” dell’Italia centrale, nel periodo cui si fa riferimento, è compreso nei territori di Etruria, Umbria e Roma, sebbene con notevoli differenze tra loro, ma non è facile individuare le divinità attraverso i loro attr...