Ecate è una delle più enigmatiche divinità del mondo greco e, poi, romano. Benevola benefattrice o regina oscura degli spiriti inquieti, è difficile stabilire, in origine, a quale specifica sfera d’azione soprintendesse. Per Esiodo, che nella Teogonia parla di lei con l’ardore di un apostolo dedicandole quaranta versi appassionati, è una divinità che, a differenza del più distante Zeus, è vicina alla gente comune e la aiuta. Di provenienza nordasiatica, con forti legami con Apollo e Artemide, la sua grande diffusione potrebbe derivare da un antico attributo di patrona della magia e della stregoneria e protettrice di chi la pratica, aspetto che sarà consolidato in epoca classica ed ellenistica quando assume per eccellenza il ruolo di signora notturna degli spiriti e dei morti . Eco di rituali notturni La dea tremenda l’udì e dai recessi profondi venne a ricevere l’offerta. Il capo era cinto di spaventosi serpenti, intrecciati con rami di quercia: lampeggiava l’immenso bagli...