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Visualizzazione dei post da giugno, 2019

Un’ecatombe per Apollo nell’Iliade

Canta, Musa divina, l’ira di Achille figlio di Peleo, l’ira rovinosa che portò ai Greci infiniti dolori, e mandò sottoterra all’Ade molte anime forti d’eroi, e li lasciò in preda ai cani e a tutti gli uccelli: così si compiva il volere di Zeus. Questo il celeberrimo incipit dell’ Iliade . Omero attribuisce  all’ira di Apollo  l’origine della disputa tra Agamennone , figlio di Atreo e fratello di Menelao, re di Argo e Micene, e il nobile Achille .  Il figlio di Zeus e Teti, irato contro il sovrano che aveva oltraggiato il sacerdote Crise per essersi rifiutato di rilasciare sua figlia Criseide , trattenendola con sé come schiava, si scaglia contro l’esercito dei Greci lanciando per nove giorni le sue frecce divine che producono ovunque roghi di morte.  Apollo, custode della purezza e maestro di purificazione  —   aspetto per il quale gli si riconosce la funzione di guaritore — ha viceversa la facoltà di provocare piaghe e pestilenze.  Consultato Ca...

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