Orazio dedica alla sua voce liquida l’apertura del Carmen 1.24: (...) Praecipe lugubris cantus, Melpomene... cantus, Melpomene... Una delle nove Muse, a Melpomene (Μελπομένη ) ‘la cantante’ (Esiodo) fu più tardi (e in maniera non del tutto univoca) assegnato il dominio sui canti funebri e sulla tragedia.
Figlia della Memoria, madre del Canto
«Zeus è sposo di Hera e con lei generò Hebe, Ilithya e Ares, ma ebbe molte donne sia mortali che immortali. Da Themis figlia di Urano ebbe come figlie le Stagioni (le Ore) Pace, Ordine e Giustizia (Eirène, Eunonia, Dike) e le Moire Clotho, Lachesi, e Atropo; con Dione ebbe Afrodite, con Eurynome figlia di Oceano ebbe le Grazie Aglaia, Euphrosyne e Thalia; da Stige (Styx) Persephone e da Mnemosyne ebbe le Muse, prima Calliope, poi Clio, Melpomene, Euterpe, Erato, Tersicore, Urania, Talia, e Polimnia». (Apollodoro, 1.3.1 che evidentemente riporta una versione diversa sulla maternità di Kore/Persephone, che la mitologia più diffusa attribuisce a Demetra).«Esse (le Muse) allora con immortale canto andarono all’Olimpo, fiere della bella voce, e attorno ai loro inni risuonava la nera terra; un suono amabile si alzava sotto i loro piedi nell’incedere verso il padre che regna in cielo, lui, signore del tuono e della folgore fiammeggiante, che con la forza vinse il padre Crono e tra gli immortali divise equamente ogni cosa e distribuì gli onori.
Questo dunque le Muse cantavano, che abitavano le olimpie dimore, le nove figlie generate dal grande Zeus, Clio e Euterpe e Talia e Melpomene, Tersicore e Erato e Polimnia e Urania, e Calliope, la più illustre di tutte» (Esiodo, Teogonia, 68-79, trad. di G. Arrighetti, 1984)
Salve, figlie di Zeus, concedetemi l’amabile canto; celebrate la sacra stirpe degli immortali sempre viventi, che nacquero da Gaia e da Urano stellato, da Notte scura, dal Mare salato» (Esiodo, Teogonia, 104-107, in cit.)Insieme al dio-fiume Acheloo, Melpomene generò le Sirene Pisinoe, Aglaope, e Thelxiepia, presso la cui isola passò Odisseo dopo aver lasciato Circe (Apollodoro, Epitome, E.7, 18).
Commenti
Posta un commento